Circolo Partito Democratico - Capistrello (Aq)

.

giovedì 29 aprile 2010

FESTA DEI LAVORATORI

Il Pd e le parole del cambiamento Dieci progetti per l'alternativa


ROMA
- Un'agenda democratica c'è. Un "lavorone", dicono al Pd, lamentandosi della scarsa visibilità mediatica che "Italia 2011" - dieci progetti concreti su cui dare battaglia e quindi altrettante parole d'ordine e di mobilitazione - ha avuto.
Il Pd ha individuato alcune "parole per il cambiamento" - università e ricerca, riforme istituzionali, giustizia, green economy, lavoro e giovani - ma è a caccia di altre...
Metterà poi a punto i progetti e anche le proposte di legge in tre assemblee programmatiche (la prima è il 21 e il 22 maggio le altre due in autunno), così da avere un anno di tempo per "costruire l'alternativa" (sempre che Berlusconi e Bossi non puntino a elezioni anticipate), coinvolgendo il paese a tutti i livelli, dai circoli, ai forum, alle mobilitazioni nelle varie città. Il prossimo anno comunque ci sarà il voto per le amministrative in città importanti come Torino, Bologna, Milano e Napoli.
C'è da dire che su molti temi, il dibattito interno dei Democratici è aperto e teso. Il lavoro, ad esempio. Cesare Damiano, ex ministro del Lavoro del governo Prodi, spiega: "È una cosa positiva che si discuta in un partito ancora diviso su tutto. E sul lavoro, è evidente che al momento convivono due visioni ben diverse, la mia e quella del senatore Pietro Ichino. Entrambe legittime ma molto diverse tanto che il partito non si sta muovendo allo stesso modo alla Camera e al Senato". Un tema che accende la discussione. Enrico Letta, il numero due del partito, pensa che nelle assemblee, due o tre temi possano essere affrontati con votazioni che indicheranno alla fine la linea del Pd.

tratto da : La Repubblica.it

sabato 24 aprile 2010

25 Aprile: Napolitano, ha un profondo significato nazionale Discorso commosso a Milano per il 25 aprile del Capo dello Stato che ricorda la figura di


MILANO - "Si tratta di celebrare il 25 Aprile nel suo profondo significato nazionale. Così si stabilisce un ponte ideale con il prossimo centocinquantenario della nascita dello Stato unitario", ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un discorso al Teatro alla Scala, citando testualmente una frase pronunciata un anno fa a Onna dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, presente anch'egli alla celebrazione di oggi. "Il nostro Paese ha un debito inestinguibile verso quei tanti giovani che sacrificarono la vita per riscattare l'onore della patria". Sono le parole di Berlusconi, ricordate da Napolitano, che ha definito il discorso di un anno fa a Onna "impegnativo" anche nella parte in cui dichiara rispetto per tutti i caduti, senza che questo significhi neutralità o indifferenza. "In effetti" ha commentato Napolitano, è in questo senso profondo che va celebrata la festa della Liberazione nazionale.

"Solo se ci si pone fuori dalla storia e dalla realtà, si possono evocare con nostalgia, o tornare a immaginare, più entità statuali separate nella nostra penisola" ha detto Napolitano. L'unità conquistata 150 anni fa "rappresenta una conquista e un ancoraggio irrinunciabile, non può formare oggetto di irrisione, né considerarsi un mito obsoleto, un residuo del passato".

Non si deve ridurre il movimento di liberazione a un'immagine sbiadita e ad un oggetto di dispute astratte. Questo in sintesi un concetto espresso dal presidente della Repubblica nel suo intervento al teatro della Scala. Dopo aver ricordato i fatti della resistenza, infatti, Napolitano ha spiegato: "ho voluto partire da un sommario richiamo a drammatici eventi, a memorabili momenti della storia della resistenza. Non si può mai smarrire il riferimento a tutto ciò, rinunciare a ricostruire e tramandare costantemente quelle esperienze reali, e non si vuole ridurre il movimento di liberazione a immagine sbiadita o ad oggetto di dispute astratte".

Il presidente della Repubblica ha avuto un momento di commozione durante il suo discorso, quando ha citato Sandro Pertini. Parlando della storia dell'ex presidente della Repubblica, Napolitano si è commosso quando ha ricordato la fotografia che lo ritrae mentre tiene un discorso il 26 aprile del '45 in piazza del Duomo a Milano. ''E' stato un onore per l'Italia - ha detto - avere tra i suoi presidenti Sandro Pertini".

In mattinata all'auditorium il presidente della Repubblica era stato accolto da un fragoroso applauso della folla assiepata attorno al teatro.
USCIRE DA SPIRALE CONTRAPPOSIZIONI - Dalla Scala di Milano, con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in sala ad ascoltare, Giorgio Napolitano dice che in Italia si sono accumulati ''nei decenni'' problemi complessi, ''talvolta per eredita' di un piu' lontano passato'', e per risolverli occorre ''un grande sforzo collettivo, una comune assunzione di responsabilita'''. Occorre, sottolinea, ''uscire da una spirale di contrapposizioni indiscriminate''. L'esigenza di uno sforzo collettivo, ha sottolineato il capo dello Stato, ''non puo' essere respinta, quello sforzo non puo' essere rifiutato come se si trattasse di rimuovere ogni conflitto sociale e politico, di mortificare una naturale dialettica, in particolare tra forze di maggioranza e forze di opposizione''. Non e' questo, dice il presidente della Repubblica, ma la richiesta di superare quell'insieme di contrapposizioni ''che blocca il riconoscimento di temi e impegni di piu' alto interesse nazionale, tali da richiedere una limpida e mirata convergenza tra forze destinate a restare distinte in una democrazia dell'alternanza''. Occorre insomma creare ''questo nuovo clima'' e a cio' possono contribuire i cittadini, ''puo' contribuire non poco il diffondersi tra gli italiani di un piu' forte senso dell'identita' e unita nazionale. Cosi' ritengo giusto che si concepisca anche la celebrazione di anniversari come quello della Liberazione, dunque al di la' degli steccati e delle quotidiane polemiche che segnano il terreno della politica''. ''Le condizioni sono ormai mature - ha concluso - per sbarazzare il campo dalle divisioni e incomprensioni a lungo protrattesi sulla scelta e sul valore della Resistenza, per ritrovarci in una comune consapevolezza storica della sua eredita' piu' condivisa e duratura. Vedo in cio' una premessa importante di quel libero, lungimirante confronto e di quello sforzo di raccoglimento unitario di cui ha bisogno oggi il Paese, di cui ha bisogno oggi l'Italia''. Il passaggio finale e' stato salutato da un lungo applauso.

E' TEMPO DI SUPERARE GLI STECCATI - Giorgio Napolitano ha auspicato ''un piu' forte senso dell'identita' e dell'unita' nazionale'' che deve portare a celebrare in modo unitario anche anniversari come quello della Liberazione andando ''al di la', dunque, degli steccati e delle quotidiane polemiche che segnano il terreno della politica''. Le condizioni per farlo ''sono ormai mature'', si deve ''sbarazzare il campo dalle divisioni e incomprensioni'' che ci sono state ''a lungo'' sul valore della resistenza. Cio' che serve oggi agli italiani, ha concluso Napolitano, e' ''ritrovarsi in una comune consapevolezza storica dell'eredita' piu' condivisa e duratura della resistenza''. ''E' una premessa importante - ha detto - di quel libero, lungimirante confronto e di quello sforzo di raccoglimento unitario di cui ha bisogno oggi l'Italia''.

SCHIFANI DOMANI A PALERMO IN PIAZZA VENETO - Domani alle 9.30, in occasione del 65mo anniversario della Liberazione, il presidente del Senato Renato Schifani deporrà una corona al Monumento alla Libertà e ai Caduti in piazza Vittorio Veneto a Palermo.

BERLUSCONI LASCIA ROMA DIRETTO A MILANO - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha lasciato Palazzo Grazioli, sua residenza romana. Il premier è diretto a Milano, dove è atteso per le celebrazioni della festa del 25 aprile.

SACCONI DOMANI ALLE FOSSE ARDEATINE - Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, commemorerà il 25 Aprile alle Fosse Ardeatine. Sacconi - informa una nota - in rappresentanza del Governo poserà una corona di fiori in memoria.

tratto da: Ansa.it

La Marsica celebra la Liberazione Ecco le cerimonie in programma

AVEZZANO. Celebrazioni in tutta la Marsica in occasione del 65º anniversario della Liberazione. A Capistrello, dopo il raduno in piazza del municipio (previsto per le 9,30) ci sarà l’omaggio al monumento dedicato a Piero Masci, il ragazzo di 19 anni fatto torturare e fucilare dai tedeschi. Alle 10, avrà inizio il corteo fino al Sacrario dei Martiri, con la partecipazione di cittadini e associazioni. Alle 10,30 avrà luogo la cerimonia con la deposizione della corona e gli interventi delle autorità. Alle 16,30 si terrà il V concerto della Liberazione nella chiesa di Sant’Antonio di Padova, con la partecipazione del Centro iniziative culturali di Capistrello. Alle 18, festa popolare in piazza municipio, con le associazioni del paese. Ad Avezzano è previsto il raduno (ore 9,30) delle associazioni combattentistiche, d’arma e di volontariato, delle autorità civili, religiose e militari in via Cavalieri di Vittorio Veneto. Alle 9,50 partirà il corteo che raggiungerà il monumento all’Alpino. Qui ci sarà l’alzabandiera con la deposizione di una corona di alloro. Un’altra corona verrà deposta al monumento ai «Popoli liberi». La cerimonia si concluderà alle 10,50 con gli interventi delle autorità. A Tagliacozzo, ieri, gli allievi dell’istituto Argoli hanno letto lettere e poesie sulla resistenza nel corso di una cerimonia nei pressi delle lapidi che ricordano il sacrificio dei fratelli Mario e Bruno Durante, di Luigi Consoli e Luigi Del Monaco. La cerimonia commemorativa è sata promossa dal dirigente scolastico Domenico Amicucci. Domani, sempre a Tagliacozzo, ci sarà il raduno alle 10,45 nel palazzo comunale. Alle 11 deposizione di corone d’alloro sulle lapidi. Alle 12 una corona verrà deposta al monumento ai Caduti, con discorso commemorativo tenuto dall’assessore alla Cultura, Domenico Amicucci. Nell’occasione si esibirà il complesso bandistico Città di Tagliacozzo. A Carsoli, il Comune ed il gruppo alpini organizzano una cerimonia commemorativa, con la partecipazione della banda musicale. Alle 12, da piazza Corradino, partirà il corteo che giungerà in piazza dei giardini pubblici. Alle 12,20 deposizione della corona al monumento ai caduti.

tratto da : Il Centro 24.04.10

venerdì 23 aprile 2010

25 aprile 2010 FESTA della LIBERAZIONE


Quest'anno il comune di Capistrello per la festa della Liberazione, ha organizzato un programma con incontri e di iniziative, sotto riportiamo il programma per l'intera giornata del 25 aprile 2010

Programma 25 Aprile Festa della Liberazione

9,30 Raduno in piazza del Municipio.
9,45 Omaggio al monumento dedicato a Piero Masci.
10,00 Corteo alla volta del Sacrario dei Martiri con la
partecipazione dei cittadini e delle associazioni di Capistrello.
10,30 Cerimonia della Liberazione Sacrario dei Martiri
Deposizione della corona e intervento delle Autorità.

16,30 V° Concerto della Liberazione
Chiesa di S. Antonio di Padova per organo, tromba,
trombone, tuba, batteria, vibrafono, xilofono, glockenspiel
e voci narranti - con la partecipazione del Centro
Iniziative Culturali (CIC) di Capistrello.

18,00 Festa Popolare - Piazza del Municipio
con la partecipazione delle Associazioni di Capistrello.
La banda di Pescina percorrerà le vie del paese.
Saranno installati gazebo per la degustazione gratuita di prodotti tipici locali. Ai cittadini sarà richiesta
l’adesione a una delle seguenti iniziative:
1. “Banca del Tempo” - i cittadini che metteranno a disposizione gratuitamente le loro capacità e il loro
tempo parteciperanno a concreti progetti di servizio per l’intera comunità locale.
2. “Dona un libro” - chi vorrà donare uno o più libri parteciperà alla ricostituzione del patrimonio culturale
della Biblioteca comunale.
Le informazioni sulle modalità organizzative saranno fornite presso l’apposito gazebo.
La Segen spa allestirà uno spazio per coinvolgere bambini e adolescenti nell’educazione alla raccolta differenziata
con l’iniziativa “Differenzi…amo.”
La serata sarà allietata con musica dal vivo.

Concerto del 25 aprile -programma-

clicca sull'immagine per ingrandirla