Circolo Partito Democratico - Capistrello (Aq)

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venerdì 28 novembre 2008

Sono solo canzonette



Dichiarava qualche mese fa l'assessore Croce sulle colonne de "Il Tempo":


«La riapertura della discarica - ci dice l'assessore Antonio Croce - consentirà di smaltire circa novemila metri cubi di pattume prima della definitiva chiusura. È sicuramente una boccata d'ossigeno sia per il consorzio ma anche per le casse del nostro comune; sono previsti circa 330 mila euro di entrate».
È noto che il Comune di Capistrello ha ceduto la discarica a Segen, che si occuperà della chiusura e l'apertura di una nuova con capacità iniziale di circa 30 mila metri cubi. Nell'accordo è prevista anche la bonifica della primissima discarica aperta in località Tresolero.
«Stiamo anche lavorando - prosegue l'assessore Croce - all'incentivazione della raccolta differenziata, che potrebbe portare in breve termine il nostro comune tra i più virtuosi d'Abruzzo. Abbiamo posizionato sul territorio nuovi contenitori, ma il vero obiettivo è la raccolta porta a porta, c'è solo da superare alcuni ostacoli dal punto di vista delle competenze».
L'attività dell'attuale discarica andrà avanti sino al prossimo aprile, quando è prevista la definitiva chiusura, nel frattempo si sta lavorando alle autorizzazioni per la nuova che dovrebbero arrivare, ma non esistono dubbi in proposito, prima dell'autunno. «Abbiamo lavorato per circa due anni - conclude l'assessore - per rispettare le prescrizioni richiesteci e per ottenere la nuova autorizzazione; un premio, se vogliamo, alla nostra perseveranza. Non sarà certo la soluzione definitiva al problema, ma sicuramente rappresenta una boccata d'ossigeno per tutti i comuni del consorzio ed in particolare per il nostro».

Notizia tratta da : Il Tempo del 06-08-2008



Raccolta differenziata, porta a porte, nuovi servizi !!! Dove, Quando, Come. La risposta che da l'amministrazione (o ex amministrazione) di Capistrello a uno dei problemi più sentiti del nostro paese è l'apertura (per cominciare) di una nuova discarica da 300.000 metri cubi.

Cosa ci guadagnano i cittadini da questa operazione?


Mentre tutta Europa chiude le discariche e attiva servizi e politiche di incentivazione per la differenziazione e il riciclaggio dei rifiuti, il comune di Capistrello "regala" alla società SEGEN un pezzo del territorio comunale per lucrare denaro alle spalle dei cittadini, i quali di fatto ci guadagnano : un pessimo servizio di raccolta rifiuti, una raccolta differenziata inesistente con percentuali vicine allo zero (3%), un territorio infestato di discariche abusive e un costo per lo smaltimento rifiuti (la famosa Tarsu) tra le più salate dei comuni del comprensorio marsicano.


di Belardo Viola


Puoi scaricare la "relazione non tecnica" sull'ampliamento della discarica di Capistrello cliccando qui : www.regione.abruzzo.it


Di tutto ciò si parlerà, sabato 29 novembre 2008 presso i locali della Pro-Loco (ex scuola elementare) di Corcumello

siete tutti invitati ad intervenire





L'on. Francesco Rutelli

ad Avezzano

"Incontro con i candidati del PD"

Oggi, 28 novembre alle 17.30

Hotel dei Marsi

Siete tutti invitati a partecipare





martedì 25 novembre 2008

Un vecchio vizio della vecchia politica. Chiodi candidato alla presidenza della Regione Abruzzo apre la bancarella di Gianni

Il festival dei peracottari....


clicca qui per vedere il video


Dopo il clamoroso infortunio nella presentazione delle liste da parte del PDL, depositate presso la corte d'appello dell'Aquila con documentazione approssimativa e rimaneggiata, nuovo svarione del centrodestra abruzzese, sempe più simile ad un'allegra brigata di dilettanti allo sbaraglio.
Ci sarebbe da ridere se non fosse che lo spot intitolato "Tutti gli uomini del presidente" del candidato del centrodestra Gianni Chiodi sta spopolando in rete tra i siti delle maggiori testate giornalistiche e su you tube, facendo strame dell'immagine della nostra regione già gravemente compromessa dalle note vicende che hanno visto l'azzeramento della giunta Del Turco per le mazzette nella sanità.
L'Abruzzo proprio non riesce a trovare una classe politica in grado di rappresentare degnamente i propri cittadini e le nnumerevoli persone oneste che meriterebbero ben altro che questa gente, non solo incapace di compilare la documentazione che occorre per presentare in modo corretto e trasparente una lista, ma che ora riesce a far arrossire di vergogna, perfino apologeti della raccomandazione e del clientelismo come Remo Gaspari che almeno avevano uno stile di scuola e cultura politica.
Chiodi invece no.
Fa girare uno spot in cui invita i giovani a correre alla sua bancarella per lasciare il proprio curriculum ed iscriversi ad un non meglio precisato futuro, che stando alle premesse, pare più simile a quel vecchio malcostume delle promesse di posti di lavoro in cambio di voti.
Come fa Chiodi a proporsi come presidente della Regione quando gli sfugge un concetto basilare espresso nell'articolo 4 della costituzione, "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto…." che sancisce il lavoro come diritto e non come "favore" o "concessione" in cambio di un voto.
Un politico che ambisce alla rappresentanza nelle istituzioni non può non avere chiari in testa i principi fondanti della nostra Repubblica.
Ogni politico deve sentirsi moralmente obbligato a promuovere tutte le condizioni possibili che rendano effettivo il diritto al lavoro ma non è quella intrapresa da Chiodi la strada attraverso la quale si creano le condizioni per il lavoro.
Se Chiodi, rappresenta con questo stile, le nuove idee con cui intende far rialzare l'Abruzzo, allora c'è veramente di che preoccuparsi, perché se è vero che Del Turco è stato un esempio di malgoverno, questo centrodestra, non solo esprime scarsa visione prospettica ma anche e soprattutto attori di bassissimo spessore e profilo istituzionale.


Circolo Pd Capistrello
il segretario
Alfio Di Battista



sabato 22 novembre 2008

Tanti auguri Elisa


Cari Amici ed Amiche,

ieri, venerdì 21 novembre, si sono svolte le consultazioni per eleggere i rappresentanti dei giovani del Partito Democratico alle assemblee nazionale e regionali. Per quanto riguarda l'assemblea regionale, nelle liste figurava Elisa Di Giacomo, componente del direttivo del circolo di Capistrello.
Grazie al forte impegno che ha profuso nella competizione assieme ai suoi più stretti collaboratori e grazie soprattutto, al notevolissimo contributo di tanti giovani di Capistrello giunti in massa al seggio, Elisa ha conseguito un risultato strepitoso, quello di essere la più votata dell'intera regione.
Ad Elisa vanno i complimenti di tutti Noi e l'augurio che questo sia solo il primo di altri suggestivi traguardi che solo la grande determinazione unita ad un'incrollabile fede in se stessi possono consentire, ma queste sono qualità che certo non le mancano. Grazie a tutti i ragazzi di Capistrello, agli amici Marsicani e dell'intera provincia dell'Aquila che hanno permesso che ciò accadesse.

Circolo Pd di Capistrello

Il segretario
Alfio Di Battista

giovedì 20 novembre 2008



Primarie Giovani democratici venerdi 21 novembre 2008
venerdi21 novembre primarie per l'assemblea regionale giovani democratici


L'unico seggio allestito a Capistrello è presso la ex-biblioteca Comunale
via San Silvio. L'orario di apertura del seggio è dalle ore 09.00 alle ore 23.00 possono votare le ragazze e i ragazzi tra i 14 e i 29 anni, portando con se un documento di identità, per ulteriori info.
clicca su :
giovanidemocratici

mercoledì 5 novembre 2008

Aria nuova dagli Stati Uniti d'America



Sono sempre stato affascinato dalla capacità di rigenerarsi del popolo Americano.
Se resiste ancora oggi, nell’immaginario collettivo di noi europei il mito del sogno americano, della vita di frontiera, degli spazi sconfinati dell’ovest, del paese dalle mille opportunità, dove chiunque può essere artefice del proprio destino e del proprio riscatto sociale è merito di un popolo pragmatico e al tempo stesso disposto a combattere per perseguire il sogno di un futuro migliore.
Barack Obama, uomo di colore nato nel 1961, rappresenta oggi l’icona più vera ed esaltante di questo mito diventando il 44° presidente degli Stati Uniti.
Come prima di lui aveva forse saputo fare solo John Kennedy, Obama sembra avere quel potere taumaturgico che infonde nuova speranza ad una società messa in ginocchio da una devastante crisi economica.
Un popolo che non esita a dare credito ad un avvocato di 47 anni, figlio di un emigrante Kenyota è un popolo che ha ben radicati nel proprio tessuto sociale valori fondamentali come l’uguaglianza, la tolleranza e quel senso profondo di appartenenza alla nazione che fanno degli USA, pur tra mille contraddizioni, la democrazia più avanzata del pianeta.
Una grande lezione, soprattutto per noi italiani che non riusciamo ad affrancarci dai nostri padri, ai quali sembrano delegate le sorti di un paese dove si resta giovani promesse fino a tarda età.
Se non si comprende la necessità di esprimere con coraggio la voglia di cambiamento le giovani promesse potranno solo sperare che venga loro concesso il permesso di mettersi alla prova ma non è certo così che si investe sul futuro di un intero paese.
Mi piace invece pensare che il sogno espresso da Martin Luther King possa un giorno realizzarsi anche da Noi così come è accaduto in America. God bless America

Alfio Di Battista

lunedì 3 novembre 2008


La speranza... un sogno ad occhi aperti
OBAMA For President

E questa gente vuole...rialzare l'Abruzzo ma perfavore!!!


Domenica di fuoco, quella di ieri. Giornata nera per i vertici del Popolo delle Libertà che questa mattina alle 9 dovranno chiarire tutto altrimenti diranno addio alla competizione elettorale.

L'esclusione non è definitiva in quanto l'Ufficio deciderà oggi dopo avere avuto i chiarimenti ed esaminato le integrazioni documentali richiesti.
Il partito in piena fibrillazione ha però ostentato tranquillità. Per il candidato presidente Gianni Chiodi «si tratta di irregolarità formali sanabili. Il centrosinistra non si illuda che un risultato elettorale che appare scontato possa essere alterato a tavolino tramite cavilli e formalismi».
Dello stesso avviso i due coordinatori regionali Fabrizio Di Stefano («errori chiaribili») e Filippo Piccone (il centrosinistra sta facendo sciacallaggio politico»).
La non ammissione del listino del candidato presidente della Regione del Pdl, Gianni Chiodi, si porterebbe dietro la non ammissione delle quattro liste collegate: Liberal Socialisti, Mpa, e la civica Rialzati Abruzzo che comprende Dc e Abruzzo Futuro…
La vittoria verrebbe consegnata così ai contendenti rimasti, per la legge dei numeri sulla carta al centrosinistra.

I MOTIVI DELL'ESCLUSIONE

Secondo quanto hanno chiarito i responsabili dell'Ufficio elettorale ci sarebbero carenze in ordine ai sottoscrittori delle candidature del listino che comprende il presidente e altri sette nominativi.
Secondo la legge un listino deve avere minimo 1.750 firme a sostegno. Al Pdl ne sono state riconosciute valide 1.680; altre 267 sono state annullate.
Sostanzialmente gli errori riscontrati dall'Ufficio elettorale centrale sono di tre tipi e «non riguardano firme irregolari ma questioni formali», come ha spiegato Fabrizio Di Stefano.
La maggior parte di queste firme (circa 190) è stata annullata perché manca o non é ben visibile il timbro dell'ente di appartenenza dell'autenticatore; sono presenti firma e qualifica.
Secondo Di Stefano «si tratta di un errore facilmente sanabile, come avvenuto in casi analoghi, con un'attestazione di chi ha autenticato».
Il secondo tipo di errore riguarda la mancanza della qualifica di chi ha autenticato e sarebbe stato riscontrato su una trentina di firme.
Il terzo errore, sulle rimanenti firme, è nei certificati di iscrizioni alle liste elettorali di alcuni dei sottoscrittori nei comuni di Celano (L'Aquila) e Teramo: rilasciati su carta intestata non presentano timbro dell'ente.

CHIARIREMO TUTTO

La frase più inflazionata di ieri è stata «chiariremo tutto». A riportare la calma sono stati proprio i vertici di partito che se in privato non hanno dimostrato una calma britannica, in pubblico hanno ostentato tranquillità e minimizzato l'esclusione momentanea. «Si tratta di un episodio deprecabile che sarebbe stato meglio evitare al fine di scongiurare strumentalizzazioni di parte», ha detto ancora Di Stefano.

LA DESTRA: «INTERVENGA LA MAGISTRATURA»

E le critiche non sono di certo mancate. «La lista Chiodi in Abruzzo è nel caos più totale», ha commentato Francesco Storace de La Destra. «Non aveva torto, dunque, Teodoro Buontempo nel segnalare pasticci, stupidamente contraddetti da chi li ha causati». E poi Storace ha avanza un dubbio: «certo è che se non conoscono le leggi elettorali, come fanno a dire di poter governare la Regione...Contro la legge lo ha già fatto Del Turco».
I dubbi di Buontempo, invece, erano arrivati già sabato pomeriggio, quando la decisione dell'ufficio elettorale non era stata ancora presa.
Il candidato de La Destra aveva auspicato addirittura l'intervento della magistratura «per accertare le eventuali violazioni di legge che sarebbero state consumate all'interno dei locali della Corte d'Appello dell'Aquila».
Secondo il racconto dell'esponente di destra «gli esponenti del PdL, alle ore 12,00 di sabato erano privi della lista dei candidati e dei relativi documenti necessari per la sua presentazione. Alle 12,15, per vie misteriose», ha continuato Buontempo, «mentre tutti gli accessi dovevano essere chiusi, sono stati fatti entrare i moduli per la presentazione della lista del PdL e su quei moduli, che contenevano le firme necessarie per la convalida della lista stessa, sarebbe stato cambiato il nome di uno o più candidati. Poiché le firme vengono raccolte a sostegno di una lista, se questa è stata alterata le firme stesse non avrebbero più alcuna validità».
Quanto denunciato, ha poi spiegato Buontempo «sarebbe riscontrabile attraverso un filmato in possesso della Rai, che la magistratura dovrebbe subito acquisire».
Esisterebbe, poi, anche un altro filmato, registrato con un cellulare, che dimostrerebbe «che lista e documenti sarebbero entrati nella Corte d'Appello dopo le ore 12 e che la lista presentata sarebbe diversa da quella sottoposta ai sottoscrittori della lista stessa».



DI PIETRO (IDV): «PDL HA VIOLATO LA LEGGE»

«Il Pdl ha commesso gravi irregolarità, sia amministrative che penali, nella presentazione delle liste per le elezioni in Abruzzo. E l'Italia dei Valori è in possesso di prove documentali, fotografiche e video, già trasmesse alle autorità competenti», ha fatto sapere Antonio Di Pietro.
Secondo l'ex pm di Mani Pulite «è stato cambiato all'ultimo minuto, quando si era ormai nell'impossibilità di raccogliere le firme, il nome di qualche candidato. E la riprova c'é con la conferenza stampa del giorno prima, in cui il Pdl aveva indicato i propri candidati, diversi da quelli poi presentati. Insomma, le sottoscrizioni sono state raccolte a nome di un candidato e attribuite a un altro candidato, e questo si chiama falso. Il Pdl – ha concluso Di Pietro - vuole andare a governare l'Abruzzo, dopo tutto quello che è successo in quella Regione, e già il giorno prima della campagna elettorale viola le leggi. Non è proprio un bel biglietto da visita».
Il senatore Alfonso Mascitelli si è chiesto, invece, se nelle fila del Pdl ci sia incapacità o conflitto interno: «O il Pdl non ha neppure gli strumenti per predisporre regolarmente una lista elettorale, e quindi dubito della capacità di governo della stessa forza politica - scrive Mascitelli -; oppure in casa Pdl si è consumata una vendetta interna che dimostra il livello di conflittualità e di confusione presente nel partito».
Intanto, in attesa della decisione finale del giudice, ieri pomeriggio l'Idv si è riunita con i propri legali: «c'é ovviamente la decisione e la volontà politica di presentare ricorso in caso di riammissione della lista del Pdl, ma ci pronunceremo solo dopo l'ultimo verdetto».

UDC: «VIGILEREMO»

Anche l'Udc, lasciata fuori proprio dal Pdl per una possibile alleanza oggi promette battaglia: «vigileremo», ha detto Cesa, «affinché non avvengano nei loro confronti né interferenze né intimidazioni. Sarebbe incomprensibile che dopo l'esclusione delle liste Udc in Trentino, in Abruzzo venga presa una decisione diversa per il PDL. Ci auguriamo- ha concluso il segretario centrista - che non si usino due pesi e due misure a seconda dei casi».
Ma poco dopo ha replicato ancora Di Stefano: «noi non siamo come il caso del Trentino. In quel caso alcuni candidati non avevano autenticato le loro firme. Da noi c'è una semplice omissione di timbro».

PROBLEMI ANCHE PER ALTRE LISTE

Ma il Pdl non è solo in queste ore a sperare di risolvere il grave problema.
L'Ufficio elettorale centrale, infatti, ha escluso dalle consultazioni regionali in Abruzzo del 30 novembre e primo dicembre prossimi anche il listino di Alleanza Federalista Lega Nord, Per il Bene Comune e Forza Nuova.
Il movimento guidato dall'europarlamentare Roberto Fiore, candidato presidente, non è stata presentata perché una guardia giurata presente in garitta non avrebbe consentito l'accesso ai delegati alla presentazione, motivando la sua decisione con l'orario: troppo tardi rispetto a quanto previsto dalla legge.
Forza Nuova sta presentando ricorso chiedendo all'Ufficio elettorale centrale il permesso di presentazione con modalità e tempi che vorrà stabilire.
«Erano le 11.59», ha replicato Marco Forconi. «Il funzionario non è il depositario dell'orario di Greenwich, e non si capisce per quale recondito motivo doveva essere il suo orologio a segnare l'ora esatta, e non quelli dei presentatari. La verità è un'altra: in un modo o nell'altro, le liste di Forza Nuova dovevano essere escluse».
«Siamo tranquilli. Presenteremo domani mattina puntuali le nostre controdeduzioni alla non ammissione in via provvisoria della nostra lista regionale Alleanza Federalista-Lega Nord alle prossime elezioni», ha detto Leopoldo Rossini. «Siamo tranquilli - ha aggiunto -: la contestazione della Corte d'Appello riguarda l'arrivo in Tribunale con lieve ritardo di uno dei due rappresentanti di lista. Ma siamo fiduciosi di poter superare tale obiezione».

Tratto da Primadanoi on-line - di Alessandra Lotti 03/11/2008 8.04

sabato 1 novembre 2008

Un marziano in Abruzzo


Ha ragione lo scrittore Licio Sabatini nella sua lettera aperta pubblicata oggi su Il Centro nell'affermare ..."
si va al rinnovo del Consiglio Regionale come se nulla fosse accaduto"
Di Fatto se un ignaro marziano atterrasse oggi sul pianeta Abruzzo non noterebbe assolutamente nulla, tutto regolare, tutto normale tutto così abruzzese .
Eppure qualcosa qualche mese fa, precisamente il 14 luglio è successo, e far finta di nulla è come mettere la testa sottoterra come i simpatici amici struzzi , ma attenzione facendo ciò non si fa altro che offrire all'avversario la parte diciamo così migliore di noi stessi...il proprio sedere...e le sorprese a volte sono dure da digerire... Auguri

Belardo Viola



Regione, alle elezioni come se nulla fosse accaduto

di Licio Sabatini *
Le elezioni regionali del 30 novembre si avvicinano e tutta la mediologia disponibile si è messa in moto. I volti dei candidati in quadricromia campeggiano un po’ ovunque, l’immancabile sorriso, gli occhi lucidi e penetranti, lo sguardo rassicurante. Il corredo dei soliti slogans stereotipati appartengono ormai ad un linguaggio liso ma senza alternativa: impegno, concretezza, cambiamento, fiducia e così via. Signori, la macchina con a bordo la democrazia è decisamente in viaggio. Mentre l’onorevole Remo Gaspari, zio Remo per gli amici, il nostro vegliardo della politica, si affanna a declinare fatti e misfatti che hanno ridotto il suo/nostro Abruzzo nelle condizioni in cui lui e noi non avremmo mai voluto. Semplifica tutto con coraggio e competenza il già pluriministro dell’era democristiana, fustigando i velleitari-ambiziosi della prima e dell’ultima ora: partiti e politici della pagnotta. Come dargli torto? Se anche l’ex governatore, che comunque per colpa sua dobbiamo tornare a votare anzitempo con aggravio di spese per tutti, nonostante la lungodegenza penosa dichiara: tornerò a fare politica. E attribuisce ai cosiddetti poteri forti la colpa delle sue disgrazie.
Dunque, dall’orgoglio e dal potere indiscusso, fino a quando non è entrato nel ciclone della giustizia, a vittima. Chi sono questi poteri forti a cui allude? I cittadini desiderano saperne nomi e cognomi, altrimenti rischiano di finire in confusione giacché il concetto di «teorema» culturalmente appartiene a coloro che stanno di fronte a lui, ovvero ai giudici. Sfido chiunque a trovare un recluso che è stato consolato come lo è stato l’ex governatore. Ma chi consola i contribuenti abruzzesi «incarcerati» dalla famosa addizionale Irpef per la sanità regionale senza vedere né il debito ridotto né la qualità dei servizi migliorata? A proposito, sfugge l’altra faccia della medaglia non meno preoccupante. Quella della frustrazione, talvolta corredata da vittimismo e da ingiustificato disimpegno, che si riscontra nei medici e negli operatori sanitari in genere i quali percepiscono il senso di sfiducia della gente verso il sistema.
Ma tutto apparentemente procede come se nulla fosse accaduto. Noi abruzzesi siamo fatti così: quando i guai vengono dall’alto ci abbandoniamo ad una sorta di rassegnazione che sa di retaggio medioevale. Lo spirito di rivolta poco ci appartiene. I sindacati dal canto loro hanno scelto di prendere di mira i grembiulini imposti dalla Gelmini anziché protestare contro governi regionali che da tempo ne vanno combinando di cotte e di crude. Sarà che la malattia, ovvero l’argomento principale, per sua natura induce ad uno stato di sottomissione e di deferenza di cui molti sanno come approfittarne. Ora il rito si ripete per l’ennesima volta. Con un mese di campagna elettorale ci si può assicurare un posto di potere alla Regione e una pagnotta ben imbottita. Allora mi viene da fare una riflessione: un popolo con la pancia piena dorme. Con la pancia vuota si ribella. Quando essa è mezza vuota è l’inganno della politica a riempirla.


Tratto da : Il Centro 01.10.2008