Circolo Partito Democratico - Capistrello (Aq)

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domenica 31 gennaio 2010

Pubblichiamo il calendario degli incontri che il candidato Sindaco per la Lista un Paese in Comune Antonino Lusi farà con i cittadini di Capistrello prima della presentazione ufficiale della lista il 27 febbraio 2010



Il candidato Sindaco Antonino Lusi incontra

- I genitori di bambini e studenti

Sala Ottaviani

Sabato 6 febbraio ore 16,00

- Imprenditori, professionisti, commercianti, artigiani

Sala Ottaviani

Sabato 13 febbraio ore 15,30

- L’ambiente delle associazioni e del volontariato

Sala Ottaviani

Sabato 20 febbraio ore 15,30

- La gioventù di Capistrello, Pescocanale e Corcumello

Biblioteca comunale

Sabato 20 febbraio ore 17,30


Sabato 27 febbraio alle ore 16,30

i candidati della lista

«Un Paese in Comune»

incontrano i cittadini nella Sala Ottaviani




sabato 30 gennaio 2010

Dal tesoro di Ciancimino ai beni di Spera E’ la Marsica la zona più colpita dalle infiltrazioni mafiose


AVEZZANO. Abruzzo, regione ancora vergine, ma dove la camorra e la mafia stanno iniziando ad arrivare. A raccontarlo sono le cronache degli anni recenti, in cui si intrecciano nomi altisonanti, dal tesoro di Vito
Ciancimino (infoto) a Tagliacozzo, ai beni per tre milioni di euro confiscati a Giovanni Spera, uomo di spicco di Cosa nostra, e trovati ad Avezzano, Capistrello e Carsoli. Risale al 16 marzo 2009, il sequestro eccellente: quello del centro turistico La Contea della società Alba d’oro a Tagliacozzo. All’epoca, la finanza ha sequestrato quasi due milioni di euro, considerati il tesoro occulto di Ciancimino reinvestito, poi, nell’acquisto del complesso turistico di Tagliacozzo. Nel 2008, la direzione investigativa antimafia di Palermo ha confiscato ad Avezzano, Carsoli e Capistrello i beni di Spera, arrivato nella Marsica nel 1994. E, in quell’anno, sempre nella Marsica, ha fatto la comparsa la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, sequestrando terreni e quote societarie della Mgl di Canistro, la società amministrata da Rosa Di Maio, figlia di Salvatore ritenuto vicino al clan camorristico Cava.
Abruzzo, poi, rifugio di boss. Nel 2007, uno dei dieci latitanti più pericolosi d’Italia, Nicola Del Villano, uno dei boss della camorra, è stato arrestato tra Opi e Pescasseroli, dove gestiva una serie di attività illecite. Le
zone più a rischio sono proprio quelle vicine al Lazio, alla Campania e al Molise. Nel 2004, infine, a Gissi è stato arrestato il camorrista Lorenzo Cozzolino.

tratto da : Il Centro 30.01.10

mercoledì 27 gennaio 2010

Giorno della Memoria


Sessantacinque anni fa, il 27 gennaio 1945, venivano aperti i cancelli di Auschwitz. Le immagini che apparvero agli occhi dei soldati sovietici che liberarono il campo, sono impresse nella nostra memoria collettiva. Ad Auschwitz, come negli innumerevoli altri campi di concentramento e di sterminio creati dalla Germania nazista, erano stati commessi crimini di incredibile efferatezza. Tali crimini non furono commessi solo contro il popolo ebraico e gli altri popoli e categorie oppressi, ma contro tutta l’umanità, segnando una sorta di punto di non ritorno nella Storia


Sessantacinque anni fa, il 27 gennaio 1945, venivano aperti i cancelli di Auschwitz. Le immagini che apparvero agli occhi dei soldati sovietici che liberarono il campo, sono impresse nella nostra memoria collettiva. Ad Auschwitz, come negli innumerevoli altri campi di concentramento e di sterminio creati dalla Germania nazista, erano stati commessi crimini di incredibile efferatezza. Tali crimini non furono commessi solo contro il popolo ebraico e gli altri popoli e categorie oppressi, ma contro tutta l’umanità, segnando una sorta di punto di non ritorno nella Storia.
L’uomo contemporaneo, con il suo grande bagaglio di conoscenze, nel cuore del continente più civile e avanzato, era caduto in un baratro. Aveva utilizzato il suo sapere per scopi criminali, tramutando quelle conquiste scientifiche e tecnologiche, di cui l’Europa era allora protagonista indiscussa, in strumenti per annichilire e distruggere intere popolazioni, primi fra tutti gli ebrei d’Europa.
Da quel trauma l’Europa e il mondo intero si risvegliarono estremamente scossi. Si domandarono come era stato possibile che la Shoah fosse avvenuta. E, soprattutto, quali comportamenti e azioni mettere in atto per scongiurare che accadesse di nuovo.
Dalla consapevolezza dei crimini di cui il nazismo si era macchiato nacque nel 1948 la Dichiarazione universale dei diritti umani, promulgata dalle Nazioni Unite allo scopo di riconoscere a livello internazionale i diritti inalienabili di tutti gli uomini in ogni nazione.
La consapevolezza di ciò che era stato Auschwitz fu tra gli elementi fondamentali per la costruzione, identitaria prima ancora che giuridica, della futura Europa unita.
Scriveva il filosofo Theodor Adorno che dopo Auschwitz sarebbe stato “impossibile scrivere poesie”, intendendo rendere l’idea di quali implicazioni radicali comportava assumersene la responsabilità, negli anni della ricostruzione e della nascita dell’Europa unita.
Era indispensabile stabilire con esattezza ciò che l’Europa non sarebbe stata. Alle radici dell’impostazione ideale dell’attuale Unione Europea c’è il rispetto per la dignità umana e il rigetto per ciò che era accaduto, sia prima che durante la guerra, a causa di idee razziste e liberticide. Auschwitz è la negazione dei principi ispiratori dell’Europa coesa, economicamente, socialmente e culturalmente avanzata che conosciamo oggi.Il 27 gennaio 2010 il Giorno della Memoria si celebra in Italia per la decima volta. Dieci anni sono passati da quando fu chiesto all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane di partecipare all’attuazione delle iniziative, promosse dalle istituzioni dello Stato italiano e in particolare dal Ministero dell’Istruzione, che avrebbero caratterizzato lo svolgimento di questa giornata. Oggi il Giorno della Memoria è diventato un’occasione fondamentale, per le scuole, di formare tanti giovani tramite una importante attività didattica e di ricerca.
Da allora l’ebraismo italiano si è a più riprese interrogato sul modo di proporre una riflessione che non fosse svuotata dei suoi significati più profondi, riducendosi a semplice celebrazione. Al di là delle giuste, necessarie parole su Shoah e Memoria, crediamo infatti che occorra cercare di perpetuare il senso vero di questo giorno.
Molti sono stati in questi anni gli studi, gli articoli, le riflessioni, le pubblicazioni di studiosi e intellettuali che hanno tentato di definire e ridefinire costantemente il senso della Memoria.
Esiste infatti una problematica della relazione tra Storia e Memoria. La Shoah è ormai consegnata ai libri di Storia, al pari di altri avvenimenti del passato. Pochi testimoni sono rimasti a raccontarci la loro esperienza. Si potrebbe ipotizzare una Memoria cristallizzata nei libri, come un evento importante ma lontano nel tempo, da studiare al pari di qualsiasi altro capitolo di un libro scolastico, con il rischio di rendere distante il significato e la ragione vera per cui il Giorno della Memoria è stato istituito per legge.
L’umanità esige che ciò che è avvenuto non accada più, in nessun luogo e in nessun tempo. E’ di enorme importanza che le nuove e future generazioni facciano proprio questo insegnamento nel modo più vivo e partecipato possibile, stimolando il dibattito, le domande, i “perché” indispensabili per la comprensione di quei tragici eventi.
Scriveva la filosofa Hannah Arendt, che il male non ha né profondità, né una dimensione demoniaca. Può ricoprire il mondo intero e devastarlo, precisamente perché si diffonde come un fungo sulla sua superficie. E’ una sfida al pensiero, perché il pensiero vuole andare in fondo, tenta di andare alle radici delle cose, e nel momento che s’interessa al male viene frustrato, perché non c’è nulla. Questa è la banalità. Solo il Bene ha profondità, e può essere radicale.
La filosofa che forse più in profondità ha studiato le aberrazioni del nazismo, coniando quella ormai famosa espressione, “la banalità del male”, riferita a uno dei principali esecutori della Shoah, dà una definizione di tetra neutralità e ignavia a chi non pensa, a chi non riflette, a chi non ha idee proprie, a chi non dà valore e giudizio alle proprie azioni e alle loro conseguenze. La Arendt collega il “bene” direttamente al pensiero, fonte vitale di comprensione del mondo.
Favorendo noi una riflessione vivace nei ragazzi, renderemo forse il servizio migliore a questo Giorno che, per essere vissuto nel modo più autentico, necessita di un pensiero non statico, non nozionistico.
Occorre fornire alle nuove generazione gli strumenti, anche empirici, per riflettere su cosa l’umanità è stata in grado di fare, perché non accada mai più.
Questo, forse, è il senso più vero del Giorno della Memoria, ed è un bene prezioso per tutti.

Renzo Gattegna, Presidente Unione Comunità Ebraiche Italiane



domenica 24 gennaio 2010

Cancellati i morti dei crolli Il comitato vittime del terremoto contro il processo breve


In programma due sit-in di protesta uno il 30 gennaio alla presenza di Alfano

GIAMPIERO GIANCARLI

L’AQUILA. Il Comitato dei familiari delle otto vittime della Casa dello studente scende in campo contro il processo breve con due sit-in. Il primo in occasione dell’anno giudiziario dei penalisti all’Aquila il 28 gennaio. L’altro il 30 all’inaugurazione dell’anno giudiziario cui interverrà anche il ministro Angelino Alfano.

LE PROTESTE. La prima manifestazione, che come quella successiva, si articolerà in sit-in di protesta e raccolte di firme, si svolgerà dalle 10 del 28 gennaio davanti al ridotto del teatro comunale dove i penalisti italiani hanno deciso di celebrare l’inaugurazione del loro anno giudiziario. La seconda è prevista dalle 9 nella scuola della Finanza, dove il 30, nell’auditorium, è prevista l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2010. Prevista la presenza del ministro della giustizia Angelino Alfano. Entrambe le manifestazioni sono in qualche modo connesse con la tragedia dei 6 aprile. Infatti l’Unione delle Camere Penali ha deciso di far svolgere la manifestazione nel capoluogo di regione come omaggio e solidarietà alle istituzioni aquilane. Pertanto, su richiesta del direttivo della locale Camera penale, si è deciso di spostare la manifestazione da Palermo all’Aquila dove affluiranno almeno 300 penalisti compreso il presidente nazionale delle Camere penali, Oreste Dominioni. Per quanto riguarda l’inaugurazione dell’anno giudiziario, la presenza del ministro è un riconoscimento a quanto fatto in pochi mesi dagli organi giudiziari aquilani che non hanno mai smesso di lavorare dopo la tragedia.

LE MOTIVAZIONI. Le ragioni della protesta del Comitato sono molto chiare. «Se il disegno di legge sul processo breve», è scritto in un comunicato diffuso dalla portavoce, Antonietta Centofanti, «venisse approvato molti processi verrebbero falcidiati. Così accadrebbe non solo per i processi che riguardano il Premier, ma anche per migliaia di altri procedimenti cone i crac di Parmalat e Cirio, la scalata alla Banca Antonveneta, le morti bianche alla Thyssen Krupp, i morti per l’amianto, le vittime della clinica Santa Rita di Milano e quelle martoriate dalle ustioni a Viareggio». «Stessa sorte», prosegue la nota, «per le complesse inchieste in corso di svolgimento all’Aquila come quelle per il crollo della Casa dello studente (nelle due foto in alto) e del Convitto ma anche per i crolli di altri palazzi, tomba di decine e decine di persone rispetto ai quali devono prendere il via le inchieste». «Si indaga per i primi due crolli», si legge ancora nel documento, «per omicidio e disastro colposo, reati puniti dal codice con una pena fino a dieci anni. In questo modo i procedimenti rientrerebbero nel processo breve e sarebbero destinate a perdersi per strada. Il risultato? Resterebbero impuniti i colpevoli e coloro che sono stati colpiti da lutti strazianti non avranno giustizia». «E’ di queste settimane», dicono i componenti del Comitato, «la notizia di un provvedimento del ministro Alfano circa tagli al personale giudiziario che andranno a interessare in maniera rilevante anche il tribunale dell’Aquila. Che senso ha una scelta del genere specie per quanto riguarda la procura aquilana che sta affrontando con grande spirito di sacrificio una enorme mole di lavoro in un contesto di assoluta criticità? Chiediamo a tutti coloro che nel nostro Paese ha a cuore la giustizia di mobilitarsi e di essere al nostro fianco e delle vittime affinchè sia evitata quella che l’Associazione nazionale magistrati definisce una tragedia per il diritto».

INTERROGATORIO. Potrebbe esserci la prossima settimane l’interrogatorio di Luca D’Innocenzo, l’ex presidente dell’Adsu, indagato per il crollo della Casa dello studente il quale ritiene, sulla scorta di una perizia, di essere scagionato. Il suo legale, Fabio Alessandroni ha infatti inviato una istanza al magistrato per un colloquio.

tratto da : Il centro 24.01.10


lunedì 18 gennaio 2010

Nino Lusi presenta la sua candidatura alle amministrative di marzo


Capistrello. Continua spedita la marcia della lista “Un paese in comune” guidata dal prof. Antonino Lusi. A Capistrello si è tenuta un’affollata assemblea serale in vista delle prossime elezioni comunali, organizzata dal comitato di Giovani per Capistrello. Al momento si tratta dell’unico candidato Sindaco il quale, accogliendo i numerosi inviti da più parti espresse, ha reso ufficiale la decisione di guidare una lista di amministratori all’insegna dell’innovazione e dello sviluppo economico e culturale. Una lista che avrà una precisa ed equilibrata connotazione di rinnovamento generazionale coniugato con l’esperienza e le capacità professionali.

Il prof. Lusi ha dichiarato: «L’entusiasmo dei giovani è necessario a questa nuova stagione amministrativa; ad essa affiancheremo l’esperienza di persone credibili e affidabili. Abbiamo bisogno dell’impegno di tutta la comunità senza differenze anagrafiche e mettendo definitivamente da parte le conflittualità personali e politiche».
Nel corso del fitto e interessante dibattito - durato oltre due ore e mezza e svolto in un’atmosfera di grande attenzione - egli ha sottolineato con forza il binario parallelo sul quale impostare l’attività del prossimo quinquennio. Da una parte l’obbligo, derivante dallo stato di dissesto economico-finanziario, di pagare i debiti del passato ma «assumendo specifiche iniziative e cooperando con i tre Commissari straordinari perché questo avvenga nel più breve tempo possibile e nel modo meno oneroso per la cittadinanza». Dall’altra il contestuale, immediato avvio di iniziative a carattere socio-culturale ed economico-strutturale relative all’organizzazione amministrativa e all’intera comunità locale. «Impiegheremo i prossimi anni non solo per risanare i debiti – ha precisato - ma per una concreta azione amministrativa volta alla progettazione di infrastrutture e politiche di sviluppo che il nostro comune attende da troppo tempo.» Al riguardo il prof. Lusi ha indicato i seguenti obiettivi di lavoro: l’immediato avvio del processo di informatizzazione dell’amministrazione comunale allo scopo di far cessare l’attuale situazione di inefficienza, rendendo più agevole il lavoro di dipendenti e amministratori e fornendo un servizio più trasparente per tutti; il contestuale inizio di un approfondito riesame del piano regolatore al fine di progettarne uno più razionale – con l’aiuto dei professionisti locali e discutendolo pubblicamente con i cittadini - che offra nuove opportunità di lavoro e sviluppo economico attraverso la creazione di un contesto funzionale all’attività turistica su larga scala. A tal fine, egli ha aggiunto, occorre recuperare il centro storico abbandonato da decenni, creare una struttura per la qualità edilizia e ristrutturare la zona centrale del paese affinché in essa convergano attività di natura diversa che consentano ai cittadini di riappropriarsi del territorio vivendolo quotidianamente. «La piazza» del paese, in sostanza, uno spazio dove sia possibile realizzare strutture polifunzionali che, secondo le stagioni, possano essere utilizzate per attività sportive e ricreative di tutte le diverse fasce d’età (area di pattinaggio invernale ed estivo, basket, volley, bocce, ecc.). Per far questo occorre immediatamente riprendere l’iniziativa per una maggiore funzionalità della rete idrica, per la più rapida attuazione della raccolta differenziata dei rifiuti, anche con l’obiettivo di razionalizzare il pagamento del servizio riducendone i costi in proporzione ai consumi effettivi, per la progettazione di energie alternative.
Per gli aspetti di natura culturale e ricreativa, in particolare, il prof. Lusi ha chiamato a raccolta tutte le energie positive presenti nel paese al fine di realizzare una rete di volontariato per attività permanenti che offrano la possibilità di svilupparsi e crescere insieme: corsi di formazione al rispetto della legalità e corsi di educazione sanitaria per studenti e genitori; forum di cinema, musica e letteratura; attenzione ai più deboli, attraverso la cosiddetta banca del tempo, per la quale ciascuno dedica qualcosa di sé alla intera comunità locale.

tratto da : www.terremarsicane.it

Eolico ed energie alternative a Capistrello


Anche il Comune di Capistrello si appresterebbe ad ospitare un paio di siti per la produzione di energia elettrica con pale eoliche.

di Marino Di Marco

In questo momento, dopo aver individuato le zone di istallazione nell'ambito del territorio, siamo nella fase di studio per verificare la fattibilità del progetto. In sostanza sono stati istallati in due diversi punti degli anemometri per valutare costanza e forza del vento. Il primo sito individuato è in piena campagna, nei piani Palentini all'incirca a metà tra i due casali, sulla strada interpoderale che collega le due provinciali per Corcumello e per Cese; l'altro invece è stato istallato sulla montagna all'ingresso della Valle Roveto. La scelta dei siti, per espressa affermazione di chi sta seguendo il progetto, ha anche superato alcuni vincoli della Regione, in particolare quello riguardante la «zona dell'orso» estesa a zone perimetrali del Parco Nazionale d'Abruzzo. Tra i sostenitori del progetto Gino Scatena: il giovane ha affermato l'importanza di poter arrivare all'istallazione delle pale eoliche e della positiva ricaduta sull'economia locale. Anche il Comune di Luco dei Marsi, che confina con il territorio capistrellese, ha affermato Gino Scatena sta effettuando gli stessi studi per la realizzazione di un medesimo impianto. Inutile dire l'importanza che riveste al livello economico la realizzazione di uno o più impianti del genere. L'intervento, in termini di spesa, per la realizzazione dell'impianto è sicuramente molto rilevante, ma si parla anche di notevoli benefici per le casse comunali nel momento in cui la produzione diventerà effettiva. Ad un primo sondaggio, anche le diverse espressioni politiche del paese si dicono favorevoli alla realizzazione dell'impianto eolico, con qualche distinguo, ma esclusivamente per meglio approfondire gli aspetti di impatto ambientale. Altri, più convinti, invece sono pronti ad inserirlo come punto importante nel programma elettorale. Se le attrezzature istallate sul territorio, daranno le risposte che i tecnici si attendono e dubbi pare non essercene, presto anche questo pezzo d'Abruzzo potrebbe vedere istallato uno o più siti per la produzione di energia elettrica con il vento.

tratto da : IL TEMPO 18.01.10

domenica 17 gennaio 2010

Prg e centro storico, le priorità di Lusi


CAPISTRELLO. Rinnovamento generazionale coniugato con l’esperienza e le capacità professionali. È questo l’obiettivo della lista «Un paese in comune» guidata da Nino Lusi, che venerdì ha presentato la sua candidatura nella sala Ottaviani di Capistrello. Molti i partecipanti alla cerimonia.
«L’entusiasmo dei giovani è necessario a questa nuova stagione amministrativa», afferma il candidato sindaco Lusi, «ad essa affiancheremo l’esperienza di persone credibili e affidabili. Abbiamo bisogno dell’impegno di tutta la comunità, mettendo definitivamente da parte le conflittualità personali e politiche», aggiunge Lusi, «ripianeremo i debiti e tra gli obiettivi che ci siamo posti ci sono l’avvio del processo di informatizzazione dell’amministrazione comunale, un piano regolatore più razionale e una valorizzazione del
centro storico e della zona centrale del paese». (e.b.)

tratto da : Il Centro 17.01.10

sabato 16 gennaio 2010

Capistrello, cede un muro di contenimento, protesta il Pd


CAPISTRELLO. Traffico bloccato e rischio di stabilità per le abitazioni in via Canistro a Pescocanale, frazione di Capistrello, per uno smottamento causato dalle abbondanti piogge delle ultime settimane. A denunciare il disagio è Alfio Di Battista, segretario del Pd locale, che già lo scorso anno aveva segnalato il problema.
«Nelle ultime settimane si è verificato il cedimento di un muro di contenimento in pietra nel centro storico di Capistrello, in via Colle Carletto», ha spiegato Di Battista, «mentre nei Piani Palentini numerosi sono i terreni allagati a causa dell’esondazione del torrente Rafia, che da anni richiede interventi di sistemazione e pulizia.
Noi chiediamo agli organi competenti di non lesinare fondi sulla sicurezza perché la prevenzione è alla base di un paese civile. Inoltre auspichiamo che si promuovano azioni di tutela per una gestione più attenta ed oculata, allo scopo di prevenire futuri disastri». (e.b.)

tratto da : Il Centro 16.01.10

venerdì 15 gennaio 2010

Il Pd denuncia il dissesto idrogeologico a Pescocanale

Capistrello. Già lo scorso anno, (febbraio 2009) il PD di Capistrello segnalò uno smottamento lungo Via Canistro, causato dalle intense piogge che recarono pesanti disagi a diverse famiglie residenti nella frazione di Pescocanale. A distanza di un anno il problema non solo non è stato risolto ma le recenti precipitazioni, intense e ripetute, hanno ulteriormente aggravato la situazione bloccando il transito lungo la strada e mettendo a rischio di stabilità alcune abitazioni contigue alla frana. L'assenza di politiche mirate alla valorizzazione del paesaggio da parte degli enti sovracomunali poco interessati a promuovere il territorio come elemento fondamentale per lo sviluppo economico e culturale, oggi più che mai è evidenziata da questi fenomeni di dissesto ed erosione di cui la strada di Pescocanale rappresenta solo un esempio.

Nelle ultime settimane, si è verificato il cedimento di un muro di contenimento in pietra nel centro storico di Capistrello, in via Colle Carletto oltre alla caduta di pesanti pietre staccatesi dalla parete rocciosa che costeggia la medesima strada, creando non poca apprensione ai residenti della zona. Mentre nei Piani Palentini, numerosi sono i terreni allagati a causa dell'esondazione del torrente Rafia che da anni richiede interventi di sistemazione e pulizia. Sono solo alcuni dei casi lampanti per i quali sarebbero necessari interventi immediati che di fatto, evidenziano la scarsa attenzione prestata a temi quali il dissesto idrogeologico, già posto all'attenzione della regione dalla presidente Pezzopane nei scorsi giorni. Noi chiediamo di non lesinare fondi sulla sicurezza perché la prevenzione è alla base di un paese civile e responsabile. Auspichiamo inoltre, che, in un contesto più ampio e concertato di programmazione e sviluppo del territorio, si promuovano azioni di tutela e di indirizzo per una gestione più attenta ed oculata, allo scopo di prevenire futuri disastri.

tratto da: www.terremarsicane.it


lunedì 11 gennaio 2010

Ma ancora una volta, a dire la verità, se cercate un colpevole non c'è che da guardarsi allo specchio.

I Giovani al Centro del Nostro Impegno per Capistrello

I componenti del Comitato i Giovani al Centro ci inviano la nota informativa di cui sotto, pubblichiamo e segnaliamo a quanti intendono partecipare all'iniziativa.



Siamo molto allarmati per i milioni di euro che saremo costretti a pagare nei prossimi anni; per il degrado del nostro Comune; per le evidenti e pluriennali responsabilità politiche di amministratori le cui belle parole non bastano a nascondere i pessimi risultati della loro gestione.

Non vogliamo che i responsabili del dissesto siano nuovamente candidati nonostante le incompetenze dimostrate e le responsabilità evocate sia dal Commissario straordinario che dalla Corte dei conti; che i nuovi amministratori risultino riciclati attraverso alleanze di puro interesse particolare.

Chiediamo che i futuri amministratori comunali pensino più al nostro futuro che al loro presente; che i tre Commissari straordinari riducano in misura drastica - al 40% del totale - i pagamenti del debito accumulato negli ultimi 15 anni, al fine di riprendere il più rapidamente possibile un cammino di sviluppo diverso dal passato recente e remoto; che si amministri esclusivamente nell’interesse generale e, in particolare, guardando alle prospettive delle giovani generazioni; che i nuovi amministratori vengano prescelti solo per l’impegno nei confronti della comunità e per le loro capacità amministrative.

Vogliamo, dunque, iniziative concrete volte a ristrutturare le funzioni e l’efficienza dell’amministrazione comunale; a migliorare i servizi e la ripartizione delle spese per le opere di pubblica utilità (acqua, rifiuti, oneri di urbanizzazione primaria e secondaria, ecc.); a rivedere profondamente la illogica formulazione di piani regolatori che non hanno tutelato né il nucleo storico del paese né le sue zone di espansione; a programmare un diverso sviluppo comunale che faccia dell’industria turistica – unitamente all’agricoltura e all’artigianato di qualità, all’innovazione tecnologica in materia energetica e informatica - gli obiettivi di lungo termine, da progettare fin dal primo periodo del quinquennio che sarà ipotecato per pagare i debiti accumulati negli anni trascorsi.

Per questo abbiamo deciso di sostenere con entusiasmo e convinzione profonda la lista per


«UN PAESE IN COMUNE»


guidata dal candidato sindaco


A n t o n i n o L u s i


Siete tutti invitati, pertanto, a partecipare alla pubblica assemblea,

nel corso della quale i giovani e tutti i presenti potranno confrontarsi con il professor Antonino Lusi


venerdì 15 gennaio alle ore 20,30

Sala Ottaviani










Incentivi per il risparmio energetico degli edifici

Tutti gli edifici costruiti dal 1° gennaio 2021 dovranno avere elevati standard di efficienza energetica e il loro fabbisogno energetico dovrà essere coperto in misura molto significativa da fonti rinnovabili. Le pubbliche amministrazioni apriranno la strada, acquistando o affittando solo eco-edifici entro la fine del 2018 e promuovendo la trasformazione di quelli esistenti in edifici a impatto “quasi zero”. La UE contribuirà a finanziare gli interventi.

Dal 1° gennaio rinnovabili obbligatorie nei nuovi edificiEfficienza energetica: ok a nuove misure europeeComune di Roma, nuova edilizia più efficienteRinnovabili, dalla UE un modello per i piani nazionaliCompravendite senza certificato energetico: Italia messa in moraRinnovabili, dal 2019 edifici sostenibili ‘zero emission’Norme correlate

Bozza non ancora in vigore 23/04/ 2009

Unione Europea - Modifica alla Direttiva CE/91/2002 sul rendimento energetico in edilizia

Direttiva CEE 16/12/ 2002 n. 2002/91/CE

Parlamento Europeo - Rendimento energetico nell'edilizia

Sono questi, tra gli altri, i punti chiave dell’accordo raggiunto il 17 novembre tra il Parlamento europeo e il Consiglio, per la revisione della Direttiva CE/91/2002 sul rendimento energetico in edilizia. Nell'aprile scorso il Parlamento aveva approvato una ipotesi di modifica più severa che prevedeva edifici ‘zero emission’ a partire dal 2019 (leggi tutto).

Dopo la conclusione positiva dei negoziati informali tra Parlamento e Consiglio, la relatrice Silvia-Adriana Ţicău (S & D, RO) ha spiegato che l’accordo politico rafforza il ruolo guida dell’UE nella lotta contro il cambiamento climatico: “In occasione della Conferenza di Copenaghen, l’Europa potrebbe presentare un efficace strumento per raggiungere gli ambiziosi obiettivi ambientali. Siamo impegnati a investire di più e ad utilizzare al meglio gli strumenti finanziari per l’efficienza energetica degli edifici e delle energie rinnovabili”.

Un maggiore sostegno finanziario a livello nazionale ed europeo
Il Consiglio ha accolto gli emendamenti del Parlamento, che richiedono agli Stati membri di elaborare piani nazionali per incentivare la costruzione di edifici con consumo di energia “quasi zero”. Inoltre, entro la metà del 2011, gli Stati membri devono predisporre incentivi finanziari e di altro tipo, come ad esempio assistenza tecnica, sovvenzioni, programmi di credito e prestiti a basso interesse.

Gli edifici esistenti dovranno migliorare il loro rendimento energetico, attraversi radicali interventi di ristrutturazione, qualora ciò sia tecnicamente, funzionalmente ed economicamente fattibile. Gli Stati membri devono quindi incentivare i proprietari ad installare contatori intelligenti e a sostituire gli impianti di riscaldamento esistenti, tubature di acqua calda e aria condizionata, con alternative ad alta efficienza, quali le pompe di calore o sistemi basati su fonti rinnovabili.

Certificazione del rendimento energetico
Gli Stati membri dovranno istituire un sistema di certificazione per misurare il rendimento energetico degli edifici. I certificati saranno obbligatori per tutti gli edifici oggetto di costruzione, compravendita o locazione, e anche per gli edifici in cui una superficie di oltre 500 mq sia occupata da un ente pubblico o aperta al pubblico. Cinque anni dopo l’entrata in vigore della legge, tale soglia potrà essere abbassata a 250 mq.

I certificati dovranno fornire raccomandazioni per il miglioramento e potranno contenere informazioni aggiuntive, come il consumo energetico annuo e la percentuale di energie rinnovabili nel consumo totale di energia. I sistemi di certificazione per gli edifici residenziali saranno di competenza delle autorità nazionali, ma la Commissione, entro il 2011, dovrebbe sviluppare un sistema di certificazione volontaria comune europeo per il rendimento energetico degli edifici non residenziali.

Esenzioni per gli edifici storici, case vacanze e altri
Sono esclusi dall’obbligo della direttiva: le case di piccole dimensioni (con una superficie inferiore a 50 mq), case per vacanze utilizzate per meno di quattro mesi l’anno (o che utilizzano meno del 25% dei consumi di energia dell’intero anno), edifici per attività religiose, fabbricati temporanei utilizzati per due anni o meno, siti industriali, laboratori ed edifici agricoli a basso fabbisogno energetico ed edifici storici tutelati in cui gli interventi per migliorare l’efficienza energetica altererebbero il loro aspetto.

I prossimi step
Il testo concordato il 17 novembre deve ancora essere formalmente approvato dal Consiglio prima che il Parlamento europeo dia il suo ok definitivo all’inizio del 2010. Una volta adottato e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea, gli Stati membri avranno due anni per adeguare la propria legislazione nazionale alla nuova direttiva.



Fonte: Parlamento europeo

domenica 10 gennaio 2010

Pezzopane: una larga alleanza «Candidata per la mia città non contro Berlusconi»


Centrodestra: crescono le quotazioni di Antonio Del Corvo La Lega in appoggio al candidato Pdl.
FABIO IULIANO

L’AQUILA. Se il centrodestra non ha ancora ufficializzato il suo candidato, la presidente della provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, è pronta a rilanciare la propria posizione in vista delle
elezioni, in una corsa dove «non è in ballo uno scontro politico, ma il destino di questa terra e della
sua gente».
Pur riservandosi di presentare il programma politico, la Pezzopane propone una candidatura al di fuori degli schemi. «In ballo non ci sono le consuete contrapposizioni tra destra e sinistra», spiega, «bensì la rinascita e la ricostruzione di un intero territorio». La Pezzopane è al lavoro per definire il suo progetto che verterà non solo sulla ricostruzione delle case, ma anche dell’etica politica, del senso di appartenenza, del modo di essere. La candidatura della Pezzopane è appoggiata da tutte le liste che in questi anni hanno condiviso il suo programma e il suo impegno: Partito Democratico, Italia dei Valori, Partito socialista (quello di Bobo Craxi), Sinistra e libertà, Rifondazione comunista e Comunisti italiani insieme, Udeur, oltre a due liste civiche che saranno presentate a breve. Al fianco della Pezzopane anche mille cittadini, i «mille fiori del giardino», come li chiama lei «perché questa fase», spiega, «ha bisogno di gente motivata, con valori e tanta buona
volontà, pronta a mettersi in gioco, abbandonando vecchi clichè». A tal proposito la Pezzopane giudica «quantomai desuete alcune posizioni della destra antepongono alla scelta del candidato la figura di Berlusconi. La mia non sarà una campagna elettorale contro il premier ma solo per la mia città». Un lavoro in continuità. «Durante quest’anno», ha sottolineato, «ho lavorato con Berlusconi e i suoi Ministri per l’emergenza terremoto. Qualche risultato importante lo abbiamo raggiunto. Possiamo tranquillamente collaborare anche in futuro, con me ancora alla presidenza della Provincia dell’Aquila», del resto, «in questi tragici mesi ho avuto modo di interloquire col presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, figuriamoci se mi spaventa il confronto con Berlusconi». Per quanto riguarda il candidato del centrodestra, la Pezzopane ha detto «vedo possibile anche un ricorso alle primarie». Il candidato più probabile (ieri sera veniva dato per
certo) per il centrodestra è però Antonio Del Corvo di Celano, molto vicino a Filippo Piccone. Su di lui, convergerebbe il Mpa Giorgio De Matteis. La Lega Nord presenterà per le provinciali dell’Aquila una lista di appoggio al candidato del Pdl secondo quanto assicurato dal commissario del Carroccio per l’Abruzzo, Marco Rondini.
E l’Udc? Discorso a parte per l’Udc di Pierferdinando Casini, che a suo tempo strinse un patto di alleanza col Pdl per la corsa alle 4 province. «Ma questi sono altri tempi», sottolinea la Pezzopane, «e sarà l’elettorato dell’Udc a valutare. Sta a loro la scelta se appoggiare una coalizione che ha le idee chiare o chi ancora non ha un candidato».

tratto da : Il Centro 10.01.10

lunedì 4 gennaio 2010

La politica comunale di Capistrello si muove nuovamente dopo lo shock del «dissesto» Ecco i candidati sindaci alle amministrative

Marino Di Marco CAPISTRELLO La campagna elettorale entra nel vivo e arrivano le prime candidature ufficiali.

A veder bene le cose, il quadro politico appare al quanto frammentato e come spesso accade nelle amministrative, il singolo personaggio sembra prevalere su gli indirizzi di partito. Al momento e in maniera più o meno ufficiale, almeno quattro sono le candidature a sindaco, tutte supportate da aggregazioni civiche, tenendo i partiti, almeno a sentire i diretti interessati, a debita distanza. Forse è più giusto dire, appoggi ufficiali, ma con i dovuti distinguo. Questa comunque la situazione al momento. Una candidatura certa e ormai ufficiale è senz'altro quella di Antonino Lusi. Il professore precisa: «La mia candidatura è emersa da diverse parti sociali e politiche siano esse di sinistra che di destra. C'è poi, l'adesione del Pd che deve essere attentamente valutata. Una condizione: bisogna avere persone che si distinguono per capacità professionali, per la disponibilità di tempo e l'amore a lavorare gratis». Altra candidatura (centro destra) quella di Francesco Ciciotti. «Sono orgoglioso di essere stato indicato da numerosi cittadini alla guida di una lista civica - dichiara Ciciotti -, lista composta da persone di diversa opinione politica. È una lista tutt'ora aperta, con un completo assortimento di competenze professionali, tra queste molti giovani». In posizione più centrale si annuncia la lista civica guidata da Aldo Pizzi; l'uomo politico non nasconde l'intenzione di scendere in campo per capeggiare una lista forte pronta a guidare l'amministrazione cittadina. Altra candidatura, annunciata con largo anticipo, quella dell'ex sindaco Paolo De Meis. «È una lista "La Campana" di orientamento di centro sinistra, sganciata dal Pd dove sono iscritto - ci dice De Meis -. Tra i candidati ci sono molti moderati». Questo il quadro di coloro che hanno espresso sincere intenzioni; altri potrebbero aggiungersi. Appare evidente, la difficoltà dei partiti a dirigere le operazioni, lasciando spazio logiche più individualiste.

tratto da : IL Tempo ed Abruzzo 04-01-10

Antonino Lusi si candida a Capistrello per le amministrative del 28 e 29 marzo 201

Capistrello. A tre mesi dalla prossima tornata elettorale arrivano i primi candidati. Antonino Lusi, ex consigliere parlamentare, fratello del senatore del Pd Luigi Lusi, è il primo candidato a sindaco di Capistrello. La sua scalata alla poltrona di sindaco è stata richiesta e sostenuta in primis dai cittadini che vedono in lui "la migliore soluzione ai molteplici e gravi problemi evidenziati dal degrado in cui si trova l'amministrazione locale, commissariata e dissestata". Subito dopo l'acclamazione del popolo è arrivata per Lusi anche quella del circolo del Pd locale.

I membri del Pd locale hanno aperto il dibattito sulle prossime amministrative del 28 e 29 marzo 2010, cercando di delineare una precisa strategia da seguire. Per il segretario del circolo del Pd di Capistrello, Alfio Di Battista, la lista che verrà appoggiata dal partito deve essere "espressione di un contesto civico formato da una coalizione composta da persone capaci e disponibili a lavorare esclusivamente per gli interessi generali, soprattutto nelle condizioni presenti che sono le più difficili degli ultimi decenni". Unanime è stata anche nel Pd la scelta di appoggiare la candidatura di Lusi e di altre persone che "abbiano il coraggio dell'innovazione e la capacità di rappresentare al meglio la comunità locale". Nelle prossime settimane è prevista una riunione pubblica, organizzata dal circolo del Pd locale, nella quale verranno esaminate le condizioni necessarie alla formazione di una lista di persone da candidare che permettano al comune di Capistrello di uscire il prima possibile dal degrado in cui versa, per proiettarlo verso un futuro più rispondente alle attese dei suoi cittadini. Lusi si è sempre occupato del suo paese e solo qualche settimana fa ha presentato, nella sala Ottaviani, un libro nel quale analizza il dissesto economico e finanziario del comune di Capistrello. Per il momento Lusi è l'unico candidato a sindaco di Capistrello. Ad ottobre era stata presentata una lista civica senza però il nome del capolista.

tratto da : www.terremarsicane.it

sabato 2 gennaio 2010

comunicazione di servizio

In questi giorni ci sono arrivati alcuni commenti non firmati sui post pubblicati nel blog.
Ricordiamo a tutti che non prendiamo in cosiderazione ne ci assumiamo la responsabilità di pubblicare i post privi di firma che si celano nell'anonimato della rete, ritenendoli inattendibili e poco seri.
Troveranno invece, come sempre spazio, tutti i commenti con firma .