Circolo Partito Democratico - Capistrello (Aq)

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venerdì 20 giugno 2008

Un paese ruba pezzi di storia

Clicca qui per leggere l'interrogazione parlametare presentata dai senatori PD: Lusi, Legnini, Rutelli, Marini, sul ponte di Capistrello

Un paese ruba pezzi di storia scalpellati e incisi con il sudore dei propri avi.

E si! Con rammarico e l’impotenza di chi può solo denunciare, segnaliamo all’attenzione e alla sensibilità del vostro giornale, l’ennesimo scempio ai danni del patrimonio storico del nostro paese. A farne le spese lo storico ponte in pietra della strada Capistrello - Filettino, la strada voluta dal maresciallo Rodolfo Graziani fu realizzata nel periodo del ventennio fascista.

Il ponte permette ancora oggi l’attraversamento del fiume Liri, a quanti vogliono raggiungere il vicino paese di Pescocanale, oppure salire su per i Monti Simbruini fino ad arrivare a Filettino nel Lazio.

L’opera di grande pregio architettonico, in gran parte realizzata con pietre lavorate e scalpellate (basole, fregi etc.) dai famosi scalpellini di Capistrello.

Da qualche mese qualcuno sta pensando di smontare pezzo dopo pezzo il ponte, cominciando dalle basole scalpellate che sono poggiate sul parapetto del ponte, per portasele chissà dove.

Bisogna che le autorità competenti intervengano subito per fermare questo vero e proprio furto storico e che,il Comune provveda con i suoi tecnici al consolidamento e incollaggio delle basole ancora presenti prima che lo scempio diventi irreparabile.

Bisegna Augusto

1 commento:

donatella bisegna ha detto...

Capistello è ricco di testimonianze architettoniche realizzate dalle mani sapienti dei famosi maestri scalpellini.Ponti, fontane,camini,portali,finestre, ci fanno scoprire la cultura sconosciuta di una generazione che, seppur trascurata dalla storia ufficiale, ha invece segnato la fisionomia del nostro paese. Un volto, però, che sta perdendo i suoi connotati, una memoria che si sta sgretolando sotto gli occhi impotenti di tutti.
Oggi a fare notizia è lo storico ponte in pietra della strada Capistrello-Filettino. Da anni altre opere architettoniche subiscono furti, ma purtroppo mai nessuno li ha segnalati alle autorità competenti. I blocchi di pietra mancanti alla vecchia centrale idroelettrica ne sono un esempio. Ci sono però altri generi di furti, quelli che non saltano all'occhio perchè apparentemente tutto è al proprio posto, tutto sembra immutato.Eppure il trascorrere del tempo, la non curanza, il degrado,l'usura il menefreghismo prendono inesorabilmente il sopravvento, rubando a tutti noi, e alle generazioni future, un pezzo di storia! E così stiamo lasciando scomparire il "centro storico", l'Emissario del Fucino, la vecchia centrale idroelettrica, i fontanili, i portali, i ponti e con loro, silenziosamente, ci sta lasciando quella generazione di artigiani che con il sudore ha firmato il nostro patrimonio storico artistico. Approfitto di questo spazio per segnalare, inoltre, lo stato di abbandono in cui versa la villa comunale ed il degrado dell'arredo urbano di piazza Risorgimento.

Donatella Bisegna