Circolo Partito Democratico - Capistrello (Aq)

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sabato 1 novembre 2008

Un marziano in Abruzzo


Ha ragione lo scrittore Licio Sabatini nella sua lettera aperta pubblicata oggi su Il Centro nell'affermare ..."
si va al rinnovo del Consiglio Regionale come se nulla fosse accaduto"
Di Fatto se un ignaro marziano atterrasse oggi sul pianeta Abruzzo non noterebbe assolutamente nulla, tutto regolare, tutto normale tutto così abruzzese .
Eppure qualcosa qualche mese fa, precisamente il 14 luglio è successo, e far finta di nulla è come mettere la testa sottoterra come i simpatici amici struzzi , ma attenzione facendo ciò non si fa altro che offrire all'avversario la parte diciamo così migliore di noi stessi...il proprio sedere...e le sorprese a volte sono dure da digerire... Auguri

Belardo Viola



Regione, alle elezioni come se nulla fosse accaduto

di Licio Sabatini *
Le elezioni regionali del 30 novembre si avvicinano e tutta la mediologia disponibile si è messa in moto. I volti dei candidati in quadricromia campeggiano un po’ ovunque, l’immancabile sorriso, gli occhi lucidi e penetranti, lo sguardo rassicurante. Il corredo dei soliti slogans stereotipati appartengono ormai ad un linguaggio liso ma senza alternativa: impegno, concretezza, cambiamento, fiducia e così via. Signori, la macchina con a bordo la democrazia è decisamente in viaggio. Mentre l’onorevole Remo Gaspari, zio Remo per gli amici, il nostro vegliardo della politica, si affanna a declinare fatti e misfatti che hanno ridotto il suo/nostro Abruzzo nelle condizioni in cui lui e noi non avremmo mai voluto. Semplifica tutto con coraggio e competenza il già pluriministro dell’era democristiana, fustigando i velleitari-ambiziosi della prima e dell’ultima ora: partiti e politici della pagnotta. Come dargli torto? Se anche l’ex governatore, che comunque per colpa sua dobbiamo tornare a votare anzitempo con aggravio di spese per tutti, nonostante la lungodegenza penosa dichiara: tornerò a fare politica. E attribuisce ai cosiddetti poteri forti la colpa delle sue disgrazie.
Dunque, dall’orgoglio e dal potere indiscusso, fino a quando non è entrato nel ciclone della giustizia, a vittima. Chi sono questi poteri forti a cui allude? I cittadini desiderano saperne nomi e cognomi, altrimenti rischiano di finire in confusione giacché il concetto di «teorema» culturalmente appartiene a coloro che stanno di fronte a lui, ovvero ai giudici. Sfido chiunque a trovare un recluso che è stato consolato come lo è stato l’ex governatore. Ma chi consola i contribuenti abruzzesi «incarcerati» dalla famosa addizionale Irpef per la sanità regionale senza vedere né il debito ridotto né la qualità dei servizi migliorata? A proposito, sfugge l’altra faccia della medaglia non meno preoccupante. Quella della frustrazione, talvolta corredata da vittimismo e da ingiustificato disimpegno, che si riscontra nei medici e negli operatori sanitari in genere i quali percepiscono il senso di sfiducia della gente verso il sistema.
Ma tutto apparentemente procede come se nulla fosse accaduto. Noi abruzzesi siamo fatti così: quando i guai vengono dall’alto ci abbandoniamo ad una sorta di rassegnazione che sa di retaggio medioevale. Lo spirito di rivolta poco ci appartiene. I sindacati dal canto loro hanno scelto di prendere di mira i grembiulini imposti dalla Gelmini anziché protestare contro governi regionali che da tempo ne vanno combinando di cotte e di crude. Sarà che la malattia, ovvero l’argomento principale, per sua natura induce ad uno stato di sottomissione e di deferenza di cui molti sanno come approfittarne. Ora il rito si ripete per l’ennesima volta. Con un mese di campagna elettorale ci si può assicurare un posto di potere alla Regione e una pagnotta ben imbottita. Allora mi viene da fare una riflessione: un popolo con la pancia piena dorme. Con la pancia vuota si ribella. Quando essa è mezza vuota è l’inganno della politica a riempirla.


Tratto da : Il Centro 01.10.2008

1 commento:

Alfio Di Battista ha detto...

Volentieri pubblichiamo l'articolo segnalato dall'amico Belardo Viola.

Alfio Di Battista