ROMA Già sofferente per il minor grado di industrializzazione, il Mezzogiorno sta soffrendo gli effetti della crisi con il loro corollario di calo della produzione e di riduzione dell’occupazione oltre che di riduzione di vendite al dettaglio mentre tiene il turismo con l’eccezione della Sicilia e della Campania.
Questa l’analisi della Confesercenti presentata nei giorni scorsi a Napoli nell’ambito di “Pmindustria, fare impresa nel Mezzogiorno”.
Lo studio ricorda come nelle regioni del Sud (Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna) le imprese manufatturiere sul totale dei settori economici sono pari al 10,7% del totale contro il 13% del Centro Nord. Di queste il 65% sono artigiane.
Sul totale delle imprese italiane, il 27,5% sono meridionali. Un quadro già debole che si è aggravato nel 2008 dove «tutte le regioni meridionali hanno conosciuto un rallentamento ciclico».
Secondo l’analisi della Confesercenti «solo in alcune regioni (Molise, Basilicata e Sardegna) le opere pubbliche sostengono gli investimenti in edilizia e infrastrutture. Nel finanziamento dell’economia regionali molti imprenditori rilevano l’inasprimento delle condizioni di accesso al credito».
tratto da: Il Centro 31.01.09
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