Circolo Partito Democratico - Capistrello (Aq)

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sabato 25 ottobre 2008

La Giunta Scatena fa le valigie e torna a casa


A 30 mesi dal suo insediamento, l’amministrazione Scatena fa le valige e torna a casa.
Nelle dichiarazioni rituali dettate alla stampa l’ex sindaco se la prende un po con tutti nell’intima convinzione di non doversi rimproverare null’altro che la stessa cattiva sorte toccata alla propria consorte, eletta Sindaco nel 1995 e dimessasi per decisione propria dopo appena 16 mesi.
In realtà è bene ricordare, che erano almeno 30 anni che a Capistrello non succedeva che un sindaco venisse messo in minoranza dalla propria coalizione e costretto per tale ragione a gettare la spugna.
Riflettere su quanto profonde siano state le contrapposizioni interne alla maggioranza, mai in grado in due anni e mezzo, di dare una rotta alla propria azione amministrativa è ormai inutile, ma, al di là delle evidenti responsabilità, quando un’amministrazione cessa anzitempo il proprio mandato, i primi a subirne le conseguenze negative sono indistintamente i cittadini.
Ciò, oltre a rappresentare un danno enorme per tutti, diventa anche una solenne sconfitta per chi non ha saputo o voluto rappresentare la politica in termini più alti.
Personalmente non sono interessato ad analizzare le cause e le motivazioni, tutte interne alla maggioranza, che hanno determinato l’epilogo di giovedì 23 ottobre. Giovedì sera è andato in scena l'ultimo atto di una tragicomica rappresentazione della politica che solo per senso di rispetto verso i protagonisti coinvolti definisco mediocre, ma tuttavia, non ho potuto fare a meno di cogliere l'aspetto sublime di emozioni finalmente vere; quelle che cavalcano il nervosismo di parole e frasi attraversate dalla tensione di chi è giunto ormai alla resa dei conti.
Ed è solo amarezza ciò che ho provato, quando dopo il voto, il Sindaco si è alzato e, senza dire nulla, ha guadagnato lesto l’uscita della sala consiliare portandosi dietro la sincera delusione dell’uomo ferito che però sa accettare la sconfitta.

Alfio Di Battista

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Capistrello, critiche di Scatena alla maggioranza

Si dimette il sindaco Arriva il commissario


Da: IL CENTRO 25 ottobre 2008 pag.16

CAPISTRELLO. Alberto Scatena (An), si dimette da sindaco e lancia accuse contro la maggioranza che in questi due anni lo ha sostenuto. Giovedì, durante la votazione per l’approvazione del bilancio in consiglio comunale, Scatena e i suoi fedelissimi, sette in tutto, sono stati messi in minoranza dai voti dell’opposizione e di Forza Italia, in totale otto, e dall’astensione dei due rappresentanti dell’Udc. Dopo due anni e mezzo «di duro lavoro e di risanamento», come ha detto in una conferenza stampa, il sindaco va a casa e al suo posto arriva un commissario che guiderà il Comune fino alle prossime elezioni che si terranno, presumibilmente, in primavera.
Ma a bruciare a Scatena non è solo quest’ultimo colpo di grazia sferratogli dai componenti del suo stesso gruppo, bensì il dover accettare che «la serietà e la correttezza non sono bene accette nel suo Comune».
«Sono entrato a testa alta, pronto a cambiare le sorti di un paese da sempre caratterizzato da faide opposte e da denunce», ha spiegato Scatena, «ho lavorato tra mille difficoltà, sia per la situazione economico-finanziaria del Comune, che ha un debito fuori bilancio di un milione di euro, sia per i continui attacchi dell’opposizione, ma sono andato avanti stando in mezzo alla gente, che io reputo il mio unico giudice, e ascoltando i loro bisogni e le loro critiche». Purtroppo però», conclude Scatena, «la sorte si ripete e, come successe a mia moglie nel 1995 dopo 16 mesi di legislatura, vado via, orgoglioso di quello che ho fatto e fiero del lavoro dei miei stretti collaboratori che ringrazio». (e.b.)

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