L’AQUILA. La cricca abruzzese, per l’accusa, ha fatto pressioni sul presidente del consiglio Berlusconi per fare modificare l’ordinanza che ha consentito ad Abruzzo Engineering di rientrare fra le società beneficiarie dei lavori post terremoto. Ipotesi «fantasiose e disancorate dalla realtà» per
L’ordinanza cambia. Secondo l’accusa
Ipotesi contestate. La difesa degli Stati, affidata agli avvocati Antonio Milo e Alfredo Iacone, contesta il provvedimento. «Ritengo iperbolico il ragionamento del gip che callidamente sostiene che
Calciatori
testimoni. Altri interrogatori sono attesi in questa settimana. In Procura dovrebbero sfilare anche alcuni ex dirigenti ed ex giocatori della Valle del Giovenco, la squadra di calcio scomparsa dopo la retrocessione dalla Prima divisione, che ha avuto alla presidenza prima Angeloni e poi Stornelli. Giorni fa è stato ascoltato l’ex amministratore delegato del club, Luca Mastroianni. Secondo l’accusa Ezio Stati ha ricevuto in dono un televisore, una regalia. La difesa sostiene che quel televisore è stato consegnato insieme a un’altra cinquantina di apparecchi durante una cena natalizia. Doni per tutti, dirigenti e calciatori, dunque, e non solo per Ezio Stati. I legali Milo e Iacone hanno preannunciato una nuova richiesta di scarcerazione. Sarà rivolta al gip Billi già in settimana. Oggi potrebbe essere fissata la data per il ricorso al Tribunale del riesame.
Lo sciopero continua. È arrivato al quarto giorno lo sciopero della fame di Ezio Stati, rinchiuso in una cella del penitenziario dell’Aquila. Ieri l’ex esponente di Forza Italia è stato visitato da un medico. Ezio Stati si dice «completamente innocente» e contesta «fermamente la lettura assolutamente inadeguata delle intercettazioni».
Richiesta alla Regione. Il presidente di Abruzzo Engineerig, Francesco Carli, ha inviato una nota al presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano, per chiedere la convocazione di un consiglio regionale. «Il Cda», scrive Carli, «mi ha incaricato di chiedere la convocazione di un consiglio regionale straordinario e urgente per riferire all’assemblea regionale sulla situazione di Abruzzo Engineering e sulle sue prospettive. La richiesta è stata condivisa dal Cda e dal collegio sindacale della società durante la seduta del 6 agosto».
«A voi i diamanti a noi rovine davanti»
L’AQUILA. Un grande striscione con la scritta «Vergogna» su corso Vittorio Emanuele, a ridosso di piazza Duomo, e uno stand per il volantinaggio (nella foto): così ieri mattina il presidio dei Cobas Abruzzo, la confederazione dei comitati di base, ha deciso di far sentire la propria voce all’Aquila.
Con l’iniziativa si vuole chiedere un attento monitoraggio sulla ricostruzione post-sisma dopo gli arresti per presunti episodi di corruzione. Nel corso della manifestazione sono stati distribuiti circa 400 volantini ai passanti. È stato sistemato anche un cartello con i ritagli dei titoli apparsi in questi giorni sulle pagine de
«Il nostro», spiegano gli organizzatori della protesta, «è un presidio contro furberie, intrallazzi, lavori per conoscenza e corruzioni, vista anche la situazione economica della regione denunciata dal Cresa,
Per i Cobas «il grave non sta solo nel fatto che centrodestra e centrosinistra dimostrano una sostanziale omogeneità di atteggiamento nella gestione della cosa pubblica, quanto nel fatto che ancora una volta l’inganno vine perpetrato ai danni della popolazione aquilana».
«E’ semplicemente vergognoso che ciò accada», concludono i rappresentanti dei Cobas nel corso del presidio lungo corso Vittorio Emanuele, «ma è anche un sintomo della degenerazione del ceto politico abruzzese. Pensiamo che sia giunto il momento, per il popolo aquilano in particolare ma per quello abruzzese più in generale, di cominciare a organizzarsi per fare in modo che il malcostume venga messo al bando. È ora che si comincia a manifestare apertamente in tutte le forme possibili l’avversione. Un altro Abruzzo è possibile».
tratto da : Il Centro.it 09-08-10
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